Pompei e la Villa dei Misteri
Alla scoperta della città meglio conservata del mondo antico
Alla scoperta di Pompei, l’unico sito archeologico al mondo in grado di mostrare l’aspetto di un antico centro romano nella sua interezza così come si trovava nel 79 d.C., anno della violenta esplosione del Vesuvio che lo seppellì per oltre 17 secoli.
Pompei offre l’incredibile emozione di passeggiare per una città romana rimasta come “cristallizzata” in seguito alla terribile eruzione che avvolse ogni cosa di una coltre di ceneri e lapilli e che, seppur decretando la sua tragica fine e quella dei suoi abitanti, le ha consentito di arrivare incredibilmente conservata sino a noi.
La sua riscoperta fu graduale ma si deve aspettare la metà del Settecento per volere di Carlo di Borbone affinché iniziassero serie indagini archeologiche sia a Ercolano (1738) sia a Pompei (1748). Da allora, gli scavi si sono succeduti senza sosta, offrendo continue scoperte.
Niente è singolare questa reliquia, vecchia di diciassette secoli. La sorte sembra averla sepolta per dare alle generazioni future un’idea completa delle abitudini romane. Siamo tutti uomini di assai cattivo gusto nel 1819.
(Klemens von Metternich)
La superficie della città antica è di circa 66 ettari e la superficie ad oggi scavata è di circa 44 ettari per oltre 1500 edifici (domus e monumenti) riportati in luce. Per vederla tutta non basterebbe una giornata intera e consigliamo di considerare almeno 3 ore per visitarla, magari individuando prima i punti di interesse consultando la mappa ufficiale.
Per conoscere le storie che si celano dietro ogni casa e monumenti, il consiglio è dotarvi dell’audioguida ufficiale del sito sviluppata dalla D’Uva, azienda fiorentina che ha inventato le audioguide nel 1959 per il Duomo di Milano, e che ha sviluppato per Pompei un’app multilingue, comodamente fruibile attraverso uno smart phone che consente libertà di movimento ed ascolto (basta recarsi al desk audioguide all’Ingresso di Porta Marina, in prossimità della fermata della circumvesuviana).
La visita inizia dalle Terme e dal Foro, un tempo la grande piazza al centro delle attività pubbliche cittadini, dove si può ammirare una delle scenografiche statue dell’artista Igor Mitoraj collocate nell’area archeologica di Pompei.
Da qui, procedendo verso sinistra, al confine ovest del sito archeologico, si può raggiungere la meravigliosa Villa dei Misteri, così chiamata per i suoi affreschi che raffigurano alcuni riti misteriosi legati al culto di Dioniso, Bacco per i romani. Quelli più famosi, restaurati nel 2015, sono conosciuti come gli “Affreschi del Triclinio”, i meglio conservati di tutta la pittura antica, che mostrano l’unione di Dioniso e Arianna.
Davvero spettacolare l’immagine che raffigura una giovane ragazza dai lunghi capelli, assistita da un’ancella e da un amorino durante la preparazione per le nozze, così forte e contemporanea nel suo stile e bellezza.
Tornando indietro verso il Foro, è bello perdersi tra le vie delle città dove si possono visitare gli interni di alcune delle domus celebri per i loro affreschi e mosaici come quello della “Battaglia di Isso” che si trova (una ricostruzione, quello originale è al MANN) nel pavimento della Casa del Fauno. Ovunque colpisce quanto Pompei fosse colorata, in particolare con il “rosso pompeiano”, un’ocra rossa di origine inorganica naturale, composto da ossido di ferro.
Una curiosità da visitare è sicuramente il Lupanare, dalla dea Lupa le cui sacerdotesse praticavano la prostituzione sacra, una casa chiusa di due piani dalle bellissime pitture erotiche.
Da lì, si può procedere verso l’area dedicata agli istituti religiosi con il grande Anfitreatro ed il Tempio di Iside, uno dei meglio conservati al mondo dedicato alla dea.
Andando verso l’uscita del sito, si può visitare l’Antiquarium, struttura museale eretta negli spazi sottostanti la terrazza del Tempio di Venere, con affaccio su Porta Marina, dove sono conservate celebri testimonianze dell’immenso patrimonio pompeiano, come gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro.
Sicuramente, quello che colpisce ogni visitatore è la straordinaria contemporaneità della vita nel I sec. d.C., una comunanza al nostro sentire che ci induce a riflettere sull’importanza di conoscere la storia per interpretare il presente e le nostre coscienze sociali.
Il segreto
La tecnica dei calchi ha consentito di preservare le posizioni e persino le espressioni degli abitanti di Pompei negli ultimi attimi di vita, i cui corpi silenti rendono la sua visita ancora più sacra che in qualsiasi altro sito archeologico.
Info utili
Biglietti con ville suburbane: 22 euro con audioguida inclusa