Il Bagno di Venere e il Giardino Inglese della Reggia di Caserta (CE)
La Reggia di Caserta custodisce uno dei più bei parchi al mondo, realizzato per volere di re Carlo di Borbone, con il suo insolito Giardino Inglese, il celebre Bagno di Venere, e il magico Criptoportico che riproduce suggestive rovine romane ispirate all’antica Pompei.
Il Parco Reale fu progettato nella seconda metà del XVIII secolo da Luigi Vanvitelli e suo figlio Carlo che coniugarono modelli rinascimentali italiani con soluzioni di stampo francese, introdotte a Versailles dall’architetto André Le Nôtre, ed inglese su inspirazione del paesaggista Lancelot Brown.
Oltre alla sua parte più famosa, la Via d’Acqua che porta sino alla Fontana di Diana e Atteone con la sua iconica vista prospettica, ci sono altre due aree del parco di particolare charme: il Bosco Vecchio, con la Peschiera grande, costruita da Ferdinando IV per dilettarsi con piccole battaglie navali, e la Castelluccia, luogo di giochi e svago dei piccoli principi, e il Giardino Inglese, fortemente voluto da Maria Carolina d’Asburgo, sorella di Maria Antonietta di Francia.
Raramente si può trovare in qualsiasi altro luogo una simile magia.
(Johann Gottfried Seume)
E’ proprio su questa meraviglia che desideriamo soffermarci ed, in particolare, sul Bagno di Venere e il Criptoportico che accoglie meravigliose statue provenienti dagli scavi di Pompei e dalla collezione Farnese, oltre che i resti di un tempio dorico.
Il Giardino Inglese fu realizzato dal botanico paesaggista John Andrea Graefer secondo i canoni del giardino “all’inglese” su suggerimento di William Hamilton, archeologo, vulcanologo, antiquario e diplomatico di sua maestà britannica presso il Regno delle Due Sicilie.
Caratterizzato da un’immensa quantità di piante rare ed esotiche, la sua parte più affascinante è quella ispirata da una delle mode dell’epoca, ovvero la creazione di “finte” rovine, conseguenza dalla popolarità riscossa a livello mondiale dagli scavi di Pompei ed Ercolano che iniziano attorno al 1738.
Quando si entra, infatti, nel Criptoportico, Vanvitelli ci illude di trovarci in un’area archeologica, sul luogo di un antico ninfeo romano. All’interno, sotto una volta a cassettoni squarciata da finte crepe e falsi crolli che creano incredibili giochi di luce, sono esposte varie statue, tra cui una Venere, Esculapio e diverse figure togate che si aggiungono a un sarcofago monumentale in marmo pavonazzetto proveniente da Villa Farnesina di Roma.
Questo suggestivo spazio a galleria si affaccia sul Bagno di Venere, dando vita a una delle più affascinanti vedute del Giardino Inglese. Lo specchio d’acqua ospita, infatti, una Venere in marmo di Carrara, ispirata al celebre modello classico dell’Afrodite accovacciata e scolpita da Tommaso Solari nel 1762.
Le placide acque che la circondano scaturiscono dalla base di un albero di Tasso monumentale e da alcune cascatelle connesse alla Fontana del Pastore.
Ambienti dalla luce e suggestioni incredibili che, a seconda del sentire di ognuno, portano in una dimensione vicina al divino e al farci sentire moderni Indiana Jones alla ricerca del suo tempio perduto.
Il segreto
Nel Giardino Inglese la regina Maria Carolina, parte della massoneria napoletana, volle riproporre simbologicamente un itinerario iniziatico che si concludeva nel laghetto dedicato a Venere.
Info utili
Giardino Inglese Reggia di Caserta
Piazza Carlo di Borbone
81100 Caserta
Tel. +39 0823 448084
Parco + Appartamenti Reali: biglietto intero 18 euro
Parco Reale + Giardino Inglese: biglietto intero 9 euro