Famoso per il profumo intenso, la polpa succosa e i preziosi olii essenziali, il limone di Amalfi è ambasciatore in tutto il mondo dell’incanto della Costiera. Andiamo a conoscere le sue caratteristiche, dove assaggiarlo e come visitare le limonaie più belle.
Di origine asiatica, il limone arriva in Italia grazie agli Arabi e si diffonde in particolar modo durante la Repubblica marinara di Amalfi che soleva, per combattere lo scorbuto, caricare sulle proprie navi scorte abbondanti di questo prezioso frutto ricco di vitamina C.
La sua produzione, favorita dal clima ideale della Costiera, divenne in continua crescita sino all’Ottocento, grazie anche all’alta richiesta da parte dei Paesi nord-europei.
Conosci la terra dei limoni in fiore, dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure, dal cielo azzurro spira un mite vento, quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso…?
(Johann Wolfgang von Goethe)
La varietà Sfusato Amalfitano, oggi Indicazione Geografica Protetta “Limone Costa d’Amalfi”, è riconosciuta per varie caratteristiche, come la forma affusolata del frutto, da cui il termine “sfusato”, oltre che per la ricchezza di oli essenziali che lo rendono l’ingrediente perfetto per vari impieghi.
In Costiera il limone è, infatti, protagonista assoluto nel cibo e lo troviamo nelle preparazioni più famose, come nelle straordinarie linguine al limone e gamberi crudi, nel limoncello e nelle granite, oltre che nei profumi e persino nella moda e nell’interior design come motivo decorativo.
Tanti sono i designer che si sono lasciati ispirare da questo straordinario frutto, basti pensare alle collezioni di Dolce&Gabbana, e, in particolare, alle veline storiche con cui venivano incartati gli agrumi, che si diffondo agli del ‘900, oggi diventate oggetto di collezione e culto per creativi di tutto il mondo.
La coltivazione del limone di Amalfi avviene nei tipici terrazzamenti creati lungo i versanti della Costiera e protetti da “pagliarelle” e reti ombreggianti, veri e propri giardini sospesi a picco sul mare che, per la loro bellezza, hanno contribuito a rendere la Costiera famosa in tutto il mondo.
La raccolta dei limoni avviene più volte l’anno, anche se la produzione migliore si ottiene di solito in primavera-estate, tra marzo e fine luglio. Periodo perfetto per visitare il Sentiero dei Limoni, splendido percorso panoramico che collega i piccoli paesi di Maiori e Minori, vicino ad Amalfi.
Tra le limonaie più belle di Amalfi, c’è sicuramente quella dell’Hotel Santa Caterina, dove consigliamo di soggiornare o prenotare un pranzo o una cena a base di delizie al limone, una vera e propria leggenda dell’ospitalità internazionale costruito in un palazzo risalente ai primi del ‘900 e poi ampliato dalla famiglia Gambardella sino a diventare un vero e proprio resort immerso in uno splendido giardino dell’Eden.
Oppure si può visitare la limonaia di Salvatore Aceto, la cui storia inizia nel 1825 quando acquista un piccolo appezzamento di terra a Ravello, divenendo il maggiore produttore di limoni dell’intera Costiera Amalfitana dopo la Seconda Guerra mondiale.
Oggi è Salvatore, dal nome dell’avo che avviò l’attività, che si dedica a portare avanti la tradizione con una produzione sostenibile e biologica di diverse varietà, famoso per le diverse e divertenti esperienze che offre ai visitatori, come il Lemon Tour e le Lezioni di Cucina.
Il segreto
L’Hotel Santa Caterina è l’unica struttura alberghiera a 5 stelle della Costiera Amalfitana con accesso diretto al mare che si raggiunge, oltre che percorrendo le tipiche scalinate in pietra a picco sul mare, anche con il suo ascensore panoramico, definito da molte testate internazionali “l’ascensore più bello del mondo”.