Per i premi conseguiti e la spettacolarità artistica, le stazioni della metropolitana di Toledo e Chiaia, parte del progetto Metro Art Napoli – Le Stazioni dell’Arte, sono definite come le più belle del mondo.
Metro Art Napoli – Le Stazioni dell’Arte, inaugurato nel 2001, nasce da un’idea dall’amministrazione comunale con la la direzione artistica di Achille Bonito Oliva, campano, uno dei più importanti storici dell’arte e curatori contemporanei che ha rivoluzionato il mondo della critica, dando vita al movimento artistico della Transavanguardia.
Il progetto ha visto la riqualificazione, sinora, delle stazioni della Linea 1 e della Linea 6, in particolare le bellissime Chiaia e Toledo, ad opera di architetti e designer internazionali e poi decorate con oltre 250 opere d’arte, quasi tutte site specific.
Il progetto Metro Art Napoli – Le Stazioni dell’Arte è un museo diffuso che valorizza le aree urbane di Napoli in prossimità delle sue principali metropolitane, talmente bello e coinvolgente da essere divenuto una delle attrazioni culturali più visitate della città.
L’ultima, inaugurata nel 2024, è la Stazione Chiaia, su progetto di Uberto Siola, architetto napoletano e professore ordinario alla facoltà di architettura dell’Università Federico II di Napoli, che collega due livelli differenti della città.
Il principale allestimento artistico è opera di Peter Greenaway, regista e artista britannico, che ha realizzato un’opera pensata per far fare un viaggio mitologico ai passeggeri, progettata per simboleggiare il regno di Nettuno, il dio del mare.
Da piazza Santa Maria degli Angeli, gli ambienti si colorano di bianco e di blu e si giunge, quindi, alla Galleria d’Arte dove sono esposte alcune riproduzioni di statue della collezione Farnese, i cui originali sono conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Sul cavedio c’è la scritta “Est in aqua dulci non invidiosa voluptas” di Ovidio che si riferisce alla bellezza e al piacere dell’acqua e alla sua natura non invidiosa.
La discesa termina a livello delle banchine colorate di rosso fuoco per rappresentare l’Ade il regno di Plutone e sovrastate dalla grande cupola dai cento occhi: è lo sguardo inquietante del dio degli inferi che osserva il salire e scendere dai treni i viaggiatori.
Dopo Chiaia, si giunge alla Stazione Toledo, inaugurata nel 2012, su progetto di Oscar Tusquets Blanc, architetto, pittore e designer spagnolo, che si inserisce nel contesto storico ambientale dei Quartieri Spagnoli di Napoli.
Appena entrati nella metro, un mosaico, posto interamente sulla parete d’ingresso, rappresenta, con figure ispirate alla storia di Napoli, una processione guidata, grazie alla forza della musica, da San Gennaro, opera di William Kentridge, artista sudafricano, famoso per i suoi disegni ed incisioni.
Quando si giunge alle scale mobili della stazione, costruita per metà sotto il livello del mare, colpisce il rivestimento con tessere in mosaico 1×1 con colorazioni diverse di azzurro, dal più chiaro al più scuro, per dare l’emozione ai passeggieri di trovarsi in profondità marina.
Cuore dell’installazione è il meraviglioso Crater de luz di Oscar Tusquets Blanca, un grande cono luminoso che attraversa in profondità tutti i livelli della stazione, collegando il piano stradale con la spettacolare hall, la “sala sommersa” che si trova 40 metri più in basso.
Su di esso, si trova l’opera Relative light di Robert Wilson, direttore di palco sperimentale, scultore, pittore, e performer americano : 144 led full colors, programmati sulla gamma cromatica degli azzurri, che creano suggestive e variabili “armonie” luminose.
Nel corridoio che conduce verso il piano banchina e collega l’uscita a piazzetta Montecalvario, vi è un’altra coinvolgente installazione, sempre opera di Robert Wilson, composta da due lunghi light-box a luce led che riproducono l’immagine di un mare appena increspato dal movimento continuo delle onde.
Si consiglia di iniziare la visita delle metropolitane dalla fermata Chiaia, Linea 6 con treni sino alle 15 circa, per poi procedere con la Linea 1 e uscire alla Toledo, Linea 1 con treni sino alle 23 circa.
Il segreto
Durante i lavori di scavo a Chiaia, sono emersi reperti archeologici appartenenti al suolo arato del Paleolitico e muri di epoca aragonese che sono stati restaurati ed inglobati nella stazione stessa.